Le penali di recesso sono:
Il Parco Nazionale del Lago Nakuru si estende per 188 kmq attorno all’omonimo lago alcalino, a un’altitudine di circa 1 700 metri slm, a 160 km a nord-ovest di Nairobi. Formatosi circa 12 milioni di anni fa in seguito alla formazione della Rift Valley, il Lago Nakuru (come quasi tutti i laghi in Kenya) è di origine vulcanica. La sua superficie varia da 5 a 60 kmq in base alle precipitazioni annuali. Dal 1997 il livello delle sue acque continua a scendere. Oggi, solo durante la stagione delle piogge, raggiunge una profondità di appena 3,5 metri. Il Parco è attraversato da tre fiumi principali: il Njoro, che sfocia nel Lago; il Makalia che a sud del parco forma le Makalia Falls, e il Nderit, che nasce proprio dal lago. Gli habitat nei dintorni del Lago sono molto diversi: si incontrano paludi, zone boscose, praterie, savane arboree di acacie della febbre, scoscesi dirupi e colline rocciose (Lion Hills) ricoperte da foreste di gigantesche Euphorbia candelabrum (la più estesa foresta di euforbia esistente in Africa).
*L’ingresso al Parco è consentito solo con KWS SmartCard.
Il punto di forza di questo piccolo ma amato Parco (il secondo in Kenya per numero di visitatori) è l’incredibile concentrazione e diversità di specie di uccelli stanziali e migratori che ne fanno un vero paradiso per ornitologi e amanti del birdwatching. Sono state individuate oltre 500 specie di uccelli e, in alcune stagioni eccezionali, il Lago Nakuru arriva a ospitare fino a 1,5 milioni di fenicotteri e decine di migliaia di pellicani bianchi. Tra le specie più frequenti contiamo: tantali africani, mignattai, ibis Hadada e sacri, seguite da umbrette, aironi, garzette, marabù, chiurli, fischioni del Capo, spatole, tarabusini nani, morette eurasiatiche. Per quanto riguarda i rapaci, sono presenti cinque specie di avvoltoi, lanari, astori Gabar, aquile urlatrici, poiane augurali, aquile marziali.
Durante i mesi invernali, si aggiungono anche molte specie migratrici, come le aquile delle steppe, le albanelle pallide, i falchi di palude e i grillai. Una rara coppia della maestosa aquila di Verreaux, vive nell’area occidentale del Parco denominata “Baboon Cliff”. Le piccole dimensioni del Parco e la densità/varietà di fauna selvatica permettono incontri e avvistamenti incredibili. Leoni, bufali, zebre, iene maculate, sciacalli, gatti selvatici, genette, serval, manguste sono piuttosto diffusi; poco presenti invece i ghepardi e i leopardi, assente l’elefante.
Un esiguo branco di ippopotami è insediato nel canneto nell’angolo a nord-est del lago. Presso le rive è possibile osservare esemplari di cervicapra redunca e di antilope d’acqua. Nelle foreste e le radure boscose non è raro incontrare colobi cercopitechi, babbuini, eland, impala e dik dik che preferiscono questo tipo di territorio; procavie e antilopi saltarupe occupano invece rocce e discese sassose. Nel Parco vive anche il raro pipistrello Hipposideros megalotis: una minuscola specie dal color arancio-paglierino dotta di orecchie lunghe quanto metà del corpo.
Alcune specie animali in via di estinzione come la giraffa di Rothschild, seguita dal rinoceronte nero e dal rinoceronte bianco, sono state reintrodotte nel Parco alla fine degli anni Settanta, con successo. Per questo motivo, oggi il Parco di Nakuru è il più importante “santuario dei rinoceronti” del Kenya. Il posto perfetto per godere di una magnifica vista sul lago è Baboon Cliff, un’imponente scarpata a circa 2.000 metri slm dalla quale poter fotografare le rive del Lago, colorate dal rosa intenso di migliaia di fenicotteri. Nell’area riservata ai picnic (attrezzata, con servizi) è possibile osservare procavie delle rocce, colorate agame e numerosi babbuini. La vegetazione di quest’area è caratterizzata da olivi, acacie ed euforbie. Le vicine colline denominate “Out of Africa” offrono una vista privilegiata sul grande Baboon Cliff. Questo è il luogo preferito dai fotografi per immortalare tramonti mozzafiato.
Il clima è generalmente caldo e asciutto con temperature massime variabili tra 24°C e 28°C. Di notte l’escursione termica è considerevole. I mesi più piovosi sono aprile, maggio, agosto e novembre. Il Parco può essere visitato tutto l’anno, ma il periodo migliore per il birdwatching è tra aprile e giugno (attenzione però alle piogge). Nel 1990 il Lago Nakuru è stato proclamato “zona umida d’importanza internazionale governata dalla convenzione di Ramsar”.